Introduzione
La Banca di Lettonia è la banca centrale della Repubblica di Lettonia. È un ente giuridico che opera secondo le norme stabilite dalla Legge “sulla Banca di Lettonia” del 19 maggio 1992. È diretta da un Consiglio d’amministrazione e da un Consiglio esecutivo. Il Consiglio d’amministrazione, composto da otto membri e presieduto dal Governatore della Banca di Lettonia, assume tutte le decisioni per conto della Banca. Il Consiglio esecutivo è nominato dal Consiglio d’amministrazione per “eseguire l’attività operativa e assicurare un’efficiente gestione della Banca di Lettonia” (articolo 23, Legge sulla Banca di Lettonia). Ai sensi dell’articolo 22, “il Governatore della Banca di Lettonia è nominato tramite votazione segreta dalla Saeima della Repubblica di Lettonia su raccomandazione di almeno dieci membri della Saeima”. Il vicegovernatore e i membri del Consiglio d’amministrazione vengono successivamente nominati dal Parlamento su raccomandazione del Governatore.
Storia
La prima “Legge sulla Banca di Lettonia” fu adottata dall’Assemblea Costituzionale della neoindipendente Repubblica di Lettonia, il 7 settembre 1922, per favorire l’attuazione della politica monetaria lettone e, in particolare, introdurre la nuova valuta nazionale. Lo statuto provvisorio della Banca fu approvato il 19 settembre 1922 e il 2 novembre la Banca di Lettonia stampò le sue prime banconote. La Banca operava sia come banca centrale che come banca commerciale, battendo moneta ed erogando prestiti a imprese pubbliche e private.
Nel 1940, la Banca di Lettonia fu incorporata nel sistema finanziario sovietico, in seguito all’annessione della Repubblica di Lettonia all’URSS. Di conseguenza, il sistema monetario della Repubblica Socialista Sovietica di Lettonia fu controllato dalla Banca di Stato dell’Unione Sovietica fino all’avvento della perestrojka alla metà degli anni ’80, che comportò una significativa ristrutturazione del sistema bancario. Nel 1987, l’Ufficio della Repubblica di Lettonia presso la Banca di Stato dell’Unione Sovietica venne ridenominato Banca della Repubblica di Lettonia presso la Banca di Stato dell’Unione Sovietica ma non diventò una banca centrale e non poté quindi battere moneta o stabilire la politica monetaria.
Il 2 marzo 1990, la Banca di Lettonia fu ridenominata Banca centrale della Repubblica Socialista Sovietica di Lettonia a seguito della Legge “Sulle Banche” e della Risoluzione “Sulla Banca di Lettonia” adottata dal Consiglio supremo della Repubblica Socialista Sovietica di Lettonia. Sebbene la legge garantisse alla Banca il diritto esclusivo de jure di emettere la valuta nazionale e di sviluppare e attuare una politica monetaria indipendente, fu solo dopo il riconoscimento internazionale dell’indipendenza della Lettonia, nell’agosto del 1991, che poté esercitare tali competenze de facto. In conformità alla Risoluzione del Consiglio supremo della Repubblica di Lettonia “Sulla Riorganizzazione delle Banche nel territorio della Repubblica di Lettonia”, approvata il 3 settembre 1991, la Banca di Lettonia assunse il controllo della Banca della Repubblica di Lettonia presso la Banca di Stato dell’Unione Sovietica e di altri istituti di credito statali, che essa incorporò nella propria struttura. Einars Repse, presidente del Sottocomitato banca e finanza del Comitato economico del Consiglio supremo della Repubblica di Lettonia (e futuro primo ministro), diventò il primo governatore della rinnovata Banca di Lettonia. Il 19 maggio 1992 il Consiglio supremo adottò la Legge “Sulle Banche” e la Legge “Sulla Banca di Lettonia”, che per la prima volta consacrarono l’indipendenza della banca centrale dal governo.
Obiettivi della Banca di Lettonia
Il principale obiettivo della rinnovata Banca di Lettonia fu quello di riprendere il controllo della politica monetaria e reintrodurre la moneta nazionale lettone. Per raggiungere il secondo obiettivo, la Banca si avvalse di numerosi consulenti lettoni e stranieri e istituì il Comitato per la Riforma monetaria della Repubblica di Lettonia. Il 4 maggio 1992 fu approvata una risoluzione che introdusse una moneta temporanea, il rublo lettone. Nel 1993 fu introdotta come moneta nazionale il lats, suddiviso in 100 santims. L’introduzione di una nuova moneta nazionale e il perseguimento di una politica monetaria miravano a mantenere la stabilità dei prezzi facilitando la transizione verso un’economia di mercato. La rigida politica monetaria aiutò a ridurre l’inflazione dal 951% del 1992 al 2,3% del 2003.
Le funzioni della Banca di Lettonia sono definite nella legge “Sulla Banca di Lettonia” del 19 maggio 1992. Gli obiettivi più importanti della banca centrale sono i seguenti:
- attuare la politica monetaria controllando il quantitativo di moneta in circolazione allo scopo di mantenere la stabilità dei prezzi nello Stato;
- emettere la valuta nazionale, le banconote e le monete, nonché fissare il tasso ufficiale di cambio dell’unità monetaria nazionale contro le valute estere;
- mantenere le riserve di valuta estera convertibile, oro e titoli per garantire la stabilità della moneta nazionale;
- consigliare la Saeima e il Consiglio dei Ministri sulla politica monetaria e altre questioni riguardanti lo svolgimento dei propri compiti;
- rappresentare la Repubblica di Lettonia presso le banche centrali estere e le istituzioni monetarie internazionali e collaborare con altri istituti finanziari e di credito internazionali;
- promuovere un agile funzionamento dei sistemi di pagamento nella Repubblica di Lettonia.
Ai sensi degli articoli 12 e 14 della Legge Sulla Banca di Lettonia, la Banca non può partecipare ad alcuna iniziativa commerciale ed è «autorizzata ad aprire conti solo per il Governo di Lettonia, le banche straniere, gli istituti monetari, finanziari e di credito internazionali, le banche lettoni e altri istituti di credito».
La Banca di Lettonia finanzia le sue attività con le entrate provenienti dal cambio estero e dalle operazioni di credito effettuate nell’ambito dei propri obiettivi. La legge Sulla Banca di Lettonia fissa il capitale nominale autorizzato della Banca a 25 milioni di lati.
Politica monetaria della Banca di Lettonia
La politica monetaria è stata orientata verso il mantenimento del valore esterno del lats, che è agganciato al paniere di valute Diritti Speciali di Prelievo (SDR) del Fondo monetario internazionale. Sebbene la Lettonia non abbia un regime di currency board, la Banca garantisce che vi siano sufficienti riserve per coprire la base monetaria. Il tasso di cambio fisso è utilizzato per mantenere sotto controllo l’inflazione e la crescita del credito interno. La Banca ha dimostrato di volere e di essere capace di difendere il valore del lats aumentando il costo del denaro ogni qualvolta la moneta è sotto pressione.
L’ancoraggio del lats all’Euro il 1 ° gennaio 2005 è stato il primo significativo adeguamento monetario dopo l’adesione della Lettonia all’Unione europea, adeguamento che sarà seguito dall’adesione al meccanismo di cambio II (ERM II) il 2 maggio dello stesso anno. ERM II consiste in un accordo per l’ancoraggio del tasso di cambio e, al contempo, una procedura per testare la maturità di uno Stato membro ai fini dell’adozione della moneta unica. La partecipazione della Lettonia all’ERM II è rilevante per il rispetto dei criteri di convergenza di Maastricht e allo scopo del raggiungimento dello status di membro a pieno titolo dell’Unione economica e monetaria.
Il governo lettone ha così compiuto un passo significativo ai fini dell’attuazione del piano per l’introduzione dell’euro. In futuro, lo sforzo congiunto del governo e la banca centrale sarà diretto alla riduzione dell’inflazione e a garantire il rispetto dei criteri di Maastricht. Ilmars Rimsevics, governatore della Banca di Lettonia, sottolinea che la lotta all’inflazione è necessaria non solo per soddisfare i criteri di Maastricht, ma anche per promuovere lo sviluppo del paese, come ribadito anche nella ricerca da parte del Fondo monetario internazionale sul legame tra bassa inflazione e rapida crescita economica (www.bank.lv).
In coerenza con il programma di convergenza della Lettonia per il periodo 2009-2012, che sviluppa delle proiezioni a medio termine sulla maturità della Lettonia per soddisfare i criteri di Maastricht nel 2012, il governo lettone ha fissato nel 1 gennaio 2014 la data per l’adozione dell’euro. Il fallimento nel tentativo del governo baltico di introdurre l’euro già nel 2008 è avvenuto a causa della forte inflazione. L’introduzione della moneta unica in Lettonia sarà tema di discussione nell’ambito delle relazioni multilaterali dell’UE come un argomento di interesse comuni a tutti i paesi dell’UE.
Richard Charles Mole (2008)
Sitografia
www.bank.lv