E. (Copenaghen 1926) è stato segretario generale del Consiglio dei ministri della Comunità europea (CE).
Dopo la laurea in legge conseguita nel 1955 all’Università di Copenaghen, E. iniziò a lavorare al ministero degli Esteri. Prestò servizio in varie rappresentanze diplomatiche, tra cui il segretariato dell’Associazione europea di libero scambio (EFTA, European free trade agreement) a Ginevra. Nel 1966, quando le relazioni della Danimarca con la CE acquistarono maggior rilievo, il ministero degli Esteri creò un segretariato per le questioni comunitarie di cui E., l’anno successivo, divenne uno dei dirigenti. In questa veste ebbe un ruolo significativo nei negoziati che condussero nel 1973 all’adesione della Danimarca all’Europa comunitaria (v. Comunità economica europea), e fu quindi posto alla guida della rappresentanza danese alla CE con il titolo di ambasciatore, posizione che ricoprì fino al 1977. Nello stesso anno fu nominato direttore del dipartimento Affari economici con l’estero del dicastero degli Esteri, carica che mantenne sino al 1980, quando fu designato segretario generale del Consiglio dei ministri della Comunità europea. In questo ruolo si impegnò ad appianare le controversie fra lo staff del segretariato e le rappresentanze degli Stati membri; la sua mediazione fu diretta a costituire un comitato permanente che trattasse i disaccordi prima che si inasprissero eccessivamente.
Come segretario generale del Consiglio dei ministri della CE, E. cercò anche di rendere più efficienti le riunioni del Consiglio, fino ad allora dedicate alle relazioni dei membri e spesso inadeguate a negoziati e ad eventuali soluzioni. Per iniziativa di E., il presidente cominciò a ricevere una serie di note informative preparate dal segretario generale, che indicavano problemi specifici che necessitavano una soluzione. Una bozza delle conclusioni del Consiglio era redatta la sera stessa summit della riunione, tradotta in tutte le lingue (v. anche Lingue) e consegnata alle delegazioni la mattina seguente, discussa in una sessione breve del Consiglio europeo e approvata.
E. dedicò le sue energie e la sua competenza anche ad un altro incarico: nel 1990, nella Comunità europea furono istituite due Conferenze intergovernative (la prima sull’unione economica e monetaria, la seconda sull’unione politica (v. anche Cooperazione politica europea) ed E. fu messo a capo del Segretariato per entrambe le conferenze. Il compito del Segretariato consisteva nel trasformare i rapporti dei singoli paesi membri in proposte concrete ai fini della stesura dei Trattati. Quest’impegno richiedeva molta abilità, ma sorretto dalla sua spiccata sensibilità e dalla sua imparzialità, E. riuscì in generale a formulare compromessi accettabili. In tal modo esercitò un’influenza rilevante su numerose formulazioni del Trattato di Maastricht.
E. ricoprì la carica di segretario generale per quattordici anni, fino al 1994. Quindi, dopo il suo ritorno in Danimarca, gli fu chiesto nel 1995 di essere il rappresentante personale del ministro degli Esteri nel negoziato che avrebbe condotto al Trattato di Amsterdam nel 1997. In questa circostanza E. svolse di fatto il ruolo di capo negoziatore per la Danimarca.
E. ha sempre avuto un atteggiamento fortemente “filoeuropeo” e per questa ragione è stato molto – e apertamente – critico nei confronti dei governi più riluttanti alla riforma, incluso quello danese. Dopo il Trattato di Nizza del 2000 si espresse duramente nei riguardi dell’intero gruppo dei capi di Stato e di governo che avevano privilegiato i giochi di potere a scapito della cooperazione nell’Unione europea. Rilasciò analoghe dichiarazioni anche dopo il fallimento del progetto di Costituzione europea del 2003, sostenendo che nelle procedure di voto gli Stati membri erano interessati più ad ostacolare che incoraggiare la cooperazione.
Un resoconto del lavoro di E. svolto in senso alla CE e alla UE è riportato nel suo saggio Danmark fra EF til EU (“La Danimarca dalla Comunità europea all’Unione europea”), inserito nel libro del ministro degli Esteri danese Nye grœnser. Den danske udenrigstjeneste 1970-1995 (“Nuove frontiere. Il servizio esteri danese”, Copenaghen 1995).
Niels Amstrup (2006)