La rivista “Preuves” comincia le pubblicazioni nel marzo 1951 sotto forma di “Cahiers mensuels du Congrès pour la liberté de la culture”, versione francese di diverse riviste nazionali finanziate dal Congresso per la libertà e la cultura (in Italia “Tempo presente”). “Preuves” è diretta da François Bondy, intellettuale svizzero di origine praghese e residente a Parigi, collaboratore di una rivista antifascista italiana, traduttore di Croce e amico di Ignazio Silone. “Preuves” si propone come rivista europea per la difesa della libertà contro qualsiasi forma di propaganda, ma anche come organo di riflessione e di progettualità. Le battaglie che conduce sono molteplici: difesa dell’Europa e dei suoi valori (diritto, spirito critico, rispetto della persona) contro il totalitarismo, anch’esso oggetto di riflessione, diffusione della cultura russa distinta dal sovietismo, volontà di studiare l’Unione sovietica senza sentimenti polemici, come riflesso della modernità letteraria ed estetica. Raymond Aron, Burnham, Caillois, Chiaromonte, Croce, Eliade, Henri Frenay, Jaspers, Maulnier, Nabokov, Orwell, Silone, Supervielle o Toynbee si annoverano tra le firme più prestigiose. Dopo essere stata stigmatizzata in principio dagli ambienti intellettuali neutralisti e comunisti francesi, gli anni più brillanti di “Preuves” sono compresi fra il 1955 e il 1965. All’inizio la rivista raccoglie intellettuali gollisti e anticomunisti del Rassemblement démocratique révolutionnaire (David Rousset, 1948). “Le Figaro littéraire”, “L’Aube” (democratico-cristiana) o “Combat” figurano fra i suoi pochi alleati. Dopo il 1956 diventa di moda scrivere per “Preuves”, che crea un club di amici della rivista (1960), poi il bollettino “Preuves-Informations” dopo aver organizzato martedì mensili tra intellettuali di diversa ideologia. Con il sostegno della rivista vengono pubblicate alcune opere. Al principio degli anni Sessanta, vecchi intellettuali comunisti collaboratori della rivista “Arguments” si avvicinano a “Preuves” che, prendendo le distanze dal nuovo regime gollista, accresce la sua legittimità agli occhi degli intellettuali.
Secondo Bondy la maggior parte dei testi sull’Europa non sono stati scritti dai federalisti svizzeri Denis de Rougemont e Lüthy, assidui collaboratori della rivista, ma dai francesi Georges Vedel, Henri Frenay, André Philip, F. Fontaine, J. Mallet, P. Emmanuel (v. anche Federalismo). Uomini politici di diversi fronti, universitari, diplomatici formano un «ambiente europeista transpartigiano» (secondo la definizione di Pierre Grémion) che è l’ossatura della rivista. La costruzione dell’Europa unita rappresenta una delle principali battaglie di “Preuves”, che tuttavia non esita a dare risonanza alle controversie che agitano la Francia attraverso il dibattito fra Rémy Roure (“Le Monde”) ed Henri Frenay sulla Comunità europea di difesa (CED). La costruzione europea non è legata soltanto alle necessità geostrategiche di un’Europa potente, ma alla sopravvivenza stessa dell’Europa («dobbiamo unirci se vogliamo vivere, dobbiamo unirci non tanto per i pericoli esterni ma soprattutto per le condizioni della nostra vita attuale»: Walter Fritsch, Le Congrès de La Haye, novembre 1953). “Preuves” rifiuta di dimenticare l’Europa orientale e aderisce alle due concezioni, funzionale e istituzionale, della costruzione europea (v. Funzionalismo; Integrazione, teorie della). All’epoca della disputa sulla CED, Thierry Maulnier, ma anche Georges Vedel, moltiplicano gli appelli in suo favore. Nella sua battaglia per l’Europa unita che persegue senza scoraggiarsi dopo il 30 agosto 1954, “Preuves” attacca strenuamente il nazionalismo francese in tutte le sue forme e, in particolare, quella più perniciosa, che pretende di difendere la sovranità in nome della gente comune. Di conseguenza, demagogia e illusioni di grandezza sono stigmatizzate quando vengono difese dal Partito comunista.
Dopo il 1967 una riorganizzazione del Congresso per la libertà delle culture, ormai dominato dalla Fondazione Ford, determina un cambio di direttore a “Preuves” (Pierre Emmanuel). Le pubblicazioni cessano nel 1975.
Frédéric Attal (2012)
Bibliografia
Grémion P. (a cura di), “Preuves”, une revue européenne à Paris, Jullliard, Paris 1989.
Grémion P., Intelligence de l’anticommunime. Le Congrès pour la liberté de la culture à Paris, 1950-1975, Fayard, Paris 1995.
Grémion P., “Vingtième siècle”, janvier-mars 1987.