Programma di cooperazione con i paesi dell’America latina e dell’Asia
Il programma America Latina e Asia (ALA) è un macroprogramma di cooperazione dell’Unione europea, istituito nel 1992 allo scopo di promuovere il rispetto e l’esercizio delle libertà fondamentali nei paesi in via di sviluppo dell’Asia e dell’America Latina nel quadro della promozione del loro sviluppo economico e sociale.
A partire dal gennaio 2007 ALA è stato sostituito dal Development and cooperation instrument (DCI), il nuovo strumento europeo per il finanziamento della Politica europea di cooperazione allo sviluppo dell’Unione.
Il riferimento normativo di ALA era il regolamento (CEE) n.443/92 del Consiglio europeo del 25 febbraio 1992.
I paesi titolari di tale linea di finanziamento erano, in Asia, Afghanistan, Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Iran, Yemen, Oman, Qatar, Kuwait, Bangladesh, Brunei, Bhutan, Cambogia, Filippine, India, Indonesia, Laos, Malesia, Maldive, Nepal, Pakistan, Repubblica Popolare Cinese, Singapore, Sri Lanka, Tailandia, Vietnam, mentre in America Latina, Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Cuba, Ecuador, Salvador, Guatemala, Honduras, Messico, Nicaragua, Panama, Paraguay, Perù, Uruguay e Venezuela.
Inoltre godevano dello status di beneficiari del macroprogramma anche i paesi membri dell’Unione europea.
Le figure che fruivano direttamente dei finanziamenti ALA erano persone fisiche e giuridiche quali istituzioni governative e amministrazioni regionali degli Stati beneficiari, amministrazioni locali, organizzazioni regionali e organismi pubblici.
Nell’ambito del macroprogramma erano contemplate iniziative di aiuto finanziario e tecnico, volte allo sviluppo dei paesi in questione, nonché azioni di cooperazione economica.
La prima tipologia di iniziative prevedeva il supporto a programmi e progetti da realizzarsi in quei settori in cui le risorse interne ai paesi ALA erano mobilitate con maggiori difficoltà, ma che risultavano strategici per lo sviluppo degli stessi.
L’aiuto finanziario e tecnico era destinato alle regioni più povere per l’attuazione di azioni finalizzate allo sviluppo del settore rurale; alla sicurezza alimentare; al miglioramento dell’ambiente economico giuridico e sociale; alla promozione di uno sviluppo duraturo; a azioni di lotta antidroga; al sostegno della democratizzazione; alla promozione di una gestione pubblica corretta, efficiente ed equa; alla promozione dei Diritti dell’uomo e del ruolo della donna, nonché alla partecipazione attiva di quest’ultima ai processi produttivi, alle attività sociali e ai processi decisionali; alla protezione dell’infanzia e delle minoranze etniche.
All’interno della componente “aiuto finanziario e tecnico” giocava un ruolo di primo piano la cooperazione regionale, in particolare nei settori dell’ambiente, dell’energia e dello sviluppo economico intraregionale, attuata attraverso il potenziamento delle istituzioni regionali, il sostegno all’integrazione regionale e la realizzazione di politiche e attività comuni.
Inoltre, nei paesi più progrediti di ALA, l’aiuto finanziario e tecnico era destinato a progetti e programmi in ambiti quali il sostegno ai processi di democratizzazione e la tutela dei diritti dell’uomo, la prevenzione delle calamità naturali e la ricostruzione a seguito di queste, la lotta antidroga, la tutela dell’ambiente e delle risorse naturali, il supporto al potenziamento istituzionale e la promozione di progetti pilota a favore delle categorie più sfavorite della popolazione.
Per quanto riguarda la cooperazione di reciproco interesse per l’Unione europea e i suoi partner ALA, essa era finalizzata al rafforzamento istituzionale di questi ultimi con l’obiettivo di rendere le loro condizioni economiche maggiormente favorevoli agli investimenti e allo sviluppo. Tale cooperazione era articolata in misure volte al miglioramento del potenziale scientifico e tecnologico di questi paesi, nonché allo sviluppo del loro contesto economico, sociale e culturale. Esse si esplicitavano in azioni di formazione e di trasferimento del know-how nei settori dell’energia, dell’ecologia industriale e urbana e delle tecnologie dei servizi. Inoltre si concretizzavano nel sostegno istituzionale e nel dialogo con i partner che erano volti a rendere il contesto legislativo, normativo e sociale di questi ultimi più favorevoli alla promozione di uno sviluppo duraturo.
Erano previste anche azioni di sostegno alle imprese, da attuarsi in particolare attraverso iniziative di promozione commerciale, di formazione e assistenza tecnica.
Altri settori considerati prioritari nel quadro della cooperazione regionale erano quelli dell’ecologia industriale, dell’energia, degli scambi intraregionali, del supporto alle istituzioni regionali di integrazione economica e alle politiche regionali di comunicazione (in particolare nell’ambito delle telecomunicazioni).
L’aiuto finanziario e tecnico e le spese per la cooperazione economica erano assegnate prevalentemente sotto forma di contributi a fondo perduto o attraverso il meccanismo delle gare d’appalto.
La gestione degli aiuti finanziari e tecnici e della componente di cooperazione economica era di competenza della Commissione europea, assistita da un comitato composto dagli Stati membri e dai paesi beneficiari, comitato a sua volta presieduto da un rappresentante della Commissione.
Ove possibile, era prevista una programmazione indicativa, della durata di cinque anni, per ciascun paese o per regioni.
Nel 2002 veniva lanciata la seconda fase di ALA, denominata appunto ALA II e valida per il triennio 2003-2006 con un importo di riferimento finanziario di 2593 milioni di euro per la cooperazione con i partner asiatici e 1270 milioni di euro per la cooperazione con l’America Latina.
Per partecipare al macroprogramma occorreva far riferimento ai seguenti singoli subprogrammi: @LIS, programma di cooperazione con l’America Latina diretto a colmare il digital divide dei paesi dell’area tramite la diffusione della Società dell’informazione; AL INVEST II, programma finalizzato alla promozione di contatti diretti tra le imprese europee e latinoamericane, da realizzarsi tramite l’organizzazione di incontri settoriali su piccola scala nell’Unione europea e in America Latina; ASIA PRO ECO II, programma comunitario valido per il periodo 2002-2007 che tendeva al consolidamento del dialogo in campo ambientale tra Europa e Asia; ASIA INVEST II, programma facente parte di una serie di iniziative della Commissione europea finalizzate alla promozione della comprensione reciproca tra Unione europea e Asia per mezzo del supporto alla cooperazione tra imprese e all’accrescimento degli scambi e dei flussi di investimento fra le due regioni; ASEAN EU University network programme (AUNP), programma di cooperazione di educazione superiore; ASIA-LINK, iniziativa, mirante alla promozione del networking tra scuole superiori in Europa e nei paesi in via di sviluppo dell’Asia; América Latina formación academica (ALFA) II, programma di cooperazione per l’insegnamento superiore e la formazione in Europa e in America Latina, volto a ridurre le differenze di livello e di metodologie nella istruzione superiore europea e latinoamericana, sviluppando azioni di cooperazione, promovendo reti tra le università e sostenendo l’interscambio di studenti; ALBAN, programma per la concessione di borse di studio di alto livello, a favore si studenti e professionisti latinoamericani intenzionati a perfezionare la propria formazione nelle università e negli scuole di eccellenza dell’Unione europea; URBAL II, programma che mirava a sviluppare legami diretti e duraturi tra comunità locali europee e latinoamericane attraverso la disseminazione, l’acquisizione e l’applicazione delle migliori pratiche nel campo della politica urbana.
José Luis Rhi-Sausi (2008)