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Programma per la riconversione economica di zone carbonifere

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Il programma Rechar è finalizzato a promuovere la riconversione economica delle regioni comunitarie interessate dal declino dell’industria del carbone e dalla perdita di occupazione in questo settore. Si tratta di una delle iniziative comunitarie della Comunità economica europea (articolo 11 del regolamento CEE del Consiglio n. 4253/88 relativo ai Fondi strutturali, modificato dal regolamento CEE n. 2082/93; “Gazzetta ufficiale delle comunità europee” L 193 del 31 luglio 1993), che attribuisce alla Commissione europea il potere di promuovere interventi che rivestono un interesse particolare per la Comunità europea.

Il programma è stato adottato per una prima fase dal 1989 al 1993 (Rechar I) con una dotazione di 300 milioni di euro, ed è stato riconfermato per un successivo periodo, dal 1994 al 1997 (Rechar II), con un finanziamento complessivo di 400 milioni di euro (comunicazione della Commissione agli Stati membri del 1° luglio 1994; “Gazzetta ufficiale delle Comunità europee” C 180 del 1° luglio 1994).

Rechar ha interessato esclusivamente alcune zone individuate sulla base di criteri stabiliti a livello comunitario. Si tratta delle zone che hanno perduto almeno 1000 posti di lavoro nel settore carbonifero dal 1° gennaio 1990, o che registreranno una riduzione di almeno 1000 occupati. Gli Stati membri possono proporre l’inserimento di altre regioni, purché rispondano ai seguenti criteri: elevato tasso di disoccupazione, condizioni ambientali sfavorevoli, condizione di isolamento o di perifericità. Il programma prevede il finanziamento delle seguenti azioni: il risanamento ambientale e la riconversione di edifici minerari in zone gravemente degradate; il rinnovo di infrastrutture socioeconomiche in villaggi minerari; la promozione di nuove attività economiche, soprattutto a favore delle piccole e medie imprese; la promozione di attività turistiche; l’aiuto per la riconversione economica e lo sviluppo regionale; iniziative per l’occupazione; contributi in conto interessi su prestiti erogati dalla Comunità europea del carbone e dell’acciaio; la promozione della cooperazione transfrontaliera tra bacini carboniferi.

Rechar II ha destinato all’Italia 1,7 milioni di euro di finanziamenti comunitari e ha interessato l’area del Sulcis Iglesiente (Sardegna sudoccidentale) e il bacino minerario di Santa Barbara (Toscana). In Toscana il programma è stato finalizzato a promuovere gli investimenti delle imprese in beni materiali e immateriali verso settori produttivi non legati all’industria estrattiva, mentre in Sardegna si è concentrato sul risanamento ambientale di zone gravemente deteriorate dall’attività di estrazione del carbone.

Silvia Vaccaro (2010)