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Programma Socrates

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La prima fase del programma d’azione comunitario “Socrates” venne adottata, sulla base degli articoli 126 e 127 del Trattato sull’Unione europea (v. Trattato di Maastricht), dal Parlamento europeo e dal Consiglio europeo il 14 marzo 1995.

I Programmi comunitari in tema di istruzione adottati nella seconda metà degli anni Ottanta erano stati previsti per periodi limitati e, quando giunsero a scadenza, venne deciso di razionalizzarli e sostituirli con un unico programma. La moltiplicazione dei programmi d’azione, pur avendo avuto un effetto positivo sul livello e sui risultati raggiunti dalla cooperazione comunitaria, aveva comportato un’eccessiva dispersione delle risorse e un’opacità nelle procedure di indirizzo e controllo politici.

La questione, dopo essere stata oggetto sia di risoluzioni (v. Risoluzione) del Parlamento europeo, sia di pareri comuni delle Parti sociali, fu affrontata nel Memorandum sulla razionalizzazione e sul coordinamento dei programmi di formazione a livello comunitario adottato dalla Commissione europea il 20 agosto 1990.

Alla luce di questi sviluppi, Socrates raccolse e potenziò le precedenti esperienze e introdusse nuove linee di azione.

Il programma, nato con gli obiettivi di sviluppare una dimensione europea dell’istruzione (v. anche Politica dell’istruzione), di promuovere il miglioramento qualitativo e quantitativo delle conoscenze linguistiche (v. anche Lingue), di stimolare la collaborazione tra le istituzioni nazionali, di incoraggiare la mobilità degli studenti e degli insegnanti e di favorire il reciproco riconoscimento dei titoli e dei periodi di studio, venne suddiviso in tre settori di azione.

In primo luogo, l’insegnamento superiore, ERASMUS (v. Programma europeo per la mobilità degli studenti universitari), destinatario di almeno il 55% della dotazione finanziaria complessiva del programma, fu diretto a promuovere una dimensione europea nelle università e a incoraggiare e aiutare economicamente la mobilità studentesca.

Nel quadro del programma comunitario Socrates-ERASMUS, il riconoscimento accademico divenne una conditio sine qua non della mobilità. Il sistema europeo di trasferimento dei crediti (SETC) era un modello interamente basato sulla cooperazione tra università che operavano congiuntamente al fine di facilitare il riconoscimento accademico di periodi di studio effettuati in un altro Stato membro. Accanto a questo sistema operava la rete CNIRA (Centri nazionali di informazione sul riconoscimento accademico), la quale, creata su iniziativa della Commissione europea nel 1984, si prefiggeva di migliorare il riconoscimento accademico dei diplomi e dei periodi di studio negli Stati membri della Comunità economica europea e dell’Associazione europea di libero scambio (EFTA).

In secondo luogo, venne introdotto il programma Comenius, al fine di incoraggiare i rapporti tra gli istituti scolastici, di promuovere l’istruzione dei figli di famiglie svantaggiate e di aggiornare e migliorare le competenze del personale docente.

Infine, venne predisposto un programma comunitario in tema di apprendimento linguistico denominato “Lingua”, adottato con Decisione del Consiglio del 28 luglio 1989.

Nonostante i limiti strutturali e finanziari denunciati dal Parlamento europeo, il programma Socrates fu un’azione comunitaria che, nella sua prima fase 1995-1999, poté disporre della considerevole cifra di 850 milioni di ECU (v. Unità di conto europea), raggiungendo risultati apprezzabili e coinvolgere non solo i paesi comunitari, ma anche i paesi dell’Europa centrale e orientale, oltre ai paesi dell’EFTA più Cipro e Malta.

Sulla base di questa esperienza, e del giudizio positivo su di essa espresso, oltre che degli obiettivi definiti dalla Commissione europea nella sua comunicazione “Per un’Europa della conoscenza” adottata nel 1997, il 24 gennaio 2000 il Parlamento europeo e il Consiglio hanno istituito la seconda fase 2000-2006.

Maggiormente centrata sulla promozione dell’apprendimento lungo tutto l’arco della vita e sullo sviluppo di una società basata sulla conoscenza, la seconda fase si attua attraverso otto azioni.

Le cinque azioni finalizzate sono ERASMUS per l’insegnamento superiore, “Comenius” per l’insegnamento scolastico, “Grundtvig” per l’educazione degli adulti, “Lingua” per l’apprendimento delle lingue e “Minerva” per l’uso di tecnologie dell’informazione e della comunicazione nel settore dell’istruzione, mentre le tre azioni trasversali sono l’osservazione e l’innovazione dei sistemi d’istruzione, le azioni congiunte e le misure d’accompagnamento.

Allargata alla partecipazione della Turchia, la seconda fase del programma può disporre di una più cospicua dotazione finanziaria di 1850 milioni di euro.

Simone Paoli e Francesco Petrini (2007)