R. (Londra 1924-ivi 1997) fu membro conservatore del Parlamento (1955-1964 e 1966-1987), cancelliere del Ducato di Lancaster (1970-1972) durante i negoziati britannici per l’adesione alle Comunità europee, ministro dell’Ambiente (1972-1974) e ministro ombra degli Affari esteri (1974-1975).
R. non affermò mai che il Regno Unito non avrebbe potuto sopravvivere fuori dalla Comunità economica europea (CEE), sebbene considerasse la Comunità uno strumento per evitare che l’Europa occidentale rimanesse emarginata, sia economicamente che politicamente. Il documento “Il nostro futuro in Europa”, pubblicato nel 1974 dal Centro politico conservatore, espone chiaramente la sua visione sul ruolo della CEE nel mondo e sul contributo del Regno Unito allo sviluppo di un’economia più forte e alla «promozione di politiche commerciali liberali e di un sistema monetario solido». Tra gli altri obiettivi citati nel documento figurano la definizione di strategie di difesa e di sicurezza, il miglioramento delle relazioni atlantiche e l’assistenza ai paesi in via di sviluppo.
Favorevole all’ingresso del Regno Unito nelle Comunità europee, R. guidò la delegazione britannica nei negoziati d’adesione. Creò gruppi specializzati responsabili del coordinamento e dell’Armonizzazione delle politiche europee e britanniche in vari ambiti e fu il principale coordinatore di diversi gruppi coinvolti in questa iniziativa. Gli venne generalmente riconosciuto un ruolo molto efficace nel promuovere scambi di informazioni e nel far progredire il processo negoziale.
R. sosteneva un approccio graduale allo sviluppo politico dell’Europa e riconosceva di non poter prevedere quali istituzioni sarebbero state necessarie mano a mano che l’integrazione fosse avanzata. Era favorevole ai piani più ambiziosi per la Comunità e approvò la proposta del ministro lussemburghese Pierre Werner di perseguire “obiettivi comuni” verso un’unione politica con una moneta unica e una politica di difesa comune.
Il coinvolgimento di R. nella politica estera e negli affari internazionali non si limitò alla CEE; fu anche membro del Monday Club, un gruppo di pressione fondato nel 1960 allo scopo di promuovere “i valori conservatori tradizionali” quali la monarchia, una forte capacità di difesa, l’indipendenza e la sovranità, il patrimonio culturale. Il gruppo si occupò anche di questioni inerenti alla politica internazionale, alla decolonizzazione e all’Irlanda del Nord. Tuttavia, non si riuscì a raggiungere una posizione comune sull’ingresso del Regno Unito nel mercato comune. R. fu anche presidente del European-Atlantic group, un forum politico apartitico che riuniva in modo informale membri del Parlamento britannico, imprenditori, diplomatici e giornalisti con l’obiettivo di rafforzare le relazioni tra gli Stati europei e quelli atlantici nonché tra Ovest ed Est raccogliendo e fornendo informazioni su organizzazioni quali il Consiglio d’Europa, l’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO), l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), l’Accordo generale sulle tariffe e il commercio (GATT) e la Commissione economica per l’Europa.
Tatiana Martins Pedro do Coutto (2012)