R. nacque nel 1907 nell’Impero austro-ungarico, e crebbe vicino a Černovcy, nella regione della Bucovina. Morì nel 2005. Il padre era un importante direttore di banca, mentre lo zio era un membro illustre della facoltà di giurisprudenza dell’Università di Vienna. In seguito all’occupazione russa della Bucovina durante la Prima guerra mondiale, la sua famiglia fu costretta a riparare a Vienna. R. fu mandato nel Regno Unito, dove conseguì una laurea in economia presso l’Università di Birmingham. Nel 1935, grazie al sostegno di John Maynard Keynes e di Sir Josiah Stamp, cominciò a esercitare l’attività di professore di economia presso lo University College di Hull ma, con lo scoppio della Seconda guerra mondiale, fu reclutato nel servizio civile come vicepresidente della missione britannica per l’Alimentazione inviata negli Stati Uniti.
Dopo la fine della guerra, in virtù delle sue competenze economiche e delle sue conoscenze internazionali, R. fu scelto come rappresentante della Gran Bretagna ai negoziati sugli aiuti forniti dal Piano Marshall che si tennero a Parigi nell’estate del 1947. Successivamente, dopo aver svolto importanti incarichi al ministero dell’Alimentazione e al ministero del Tesoro, prese servizio presso il ministero dell’Agricoltura guidato da Christopher Soames. Il suo arrivo al ministero dell’Agricoltura coincise con l’avvio dei primi negoziati per l’adesione della Gran Bretagna alle Comunità europee nel 1961 (v. Comunità economica europea), e con la scelta del governo britannico di nominare lo stesso R. quale vicepresidente della delegazione di funzionari britannici inviata a Bruxelles sotto la guida di Pierson Dixon.
La sua indicazione a tale ruolo nasceva da due ordini di considerazioni. In primo luogo, R. era nato sul continente e condivideva con il ministro Christopher Soames un atteggiamento complessivamente filoeuropeista. In secondo luogo, R. possedeva una solida e riconosciuta competenza in materia economica, poteva vantare un’ampia esperienza in un tema decisivo come quello delle politiche agricole e aveva il raro pregio di poter parlare correntemente sette lingue, abilità che gli poteva soprattutto consentire di comprendere le conversazioni tra i negoziatori francesi e i negoziatori tedeschi.
Durante i negoziati, R. si distinse per un atteggiamento particolarmente aperto al dialogo e per una spiccata propensione a ricercare il punto di compromesso. Le sue posizioni politiche e il suo stile diplomatico lo portarono, da una parte, a cercare una sponda politica privilegiata nel vicepresidente della Commissione europea, Robert Marjolin e, dall’altra, a scontrarsi non di rado con funzionari del ministero britannico dell’Agricoltura di orientamento protezionista e euroscettico, come il sottosegretario permanente John Winnifrith, e a polemizzare talvolta con certe prese di posizione e con certi comportamenti negoziali del suo stesso presidente di delegazione Pierson Dixon.
Il definitivo fallimento dei negoziati, formalmente sancito nel 1963 dal presidente francese Charles de Gaulle, ma già ampiamente previsto dallo stesso R. nel corso del 1962, lo condusse a un passo da un ritorno alla vita accademica in qualità di rettore dell’Università di Liverpool.
Quando si presentò l’occasione, R. scelse però di accettare la proposta di recarsi negli Stati Uniti in veste di ministro economico presso l’ambasciata britannica a Washington. L’esperienza durò solo un anno. Con il ritorno al potere dei laburisti di Harold Wilson nel 1964, R. fu infatti richiamato a Londra per assumere la carica di segretario permanente del nuovo ministero degli Affari economici. Tuttavia, i gravi dissensi rispetto ai metodi e agli obiettivi del neonato dicastero convinsero R. ad abbandonare questo ruolo già nel 1966 e ad accettare la nomina a direttore della Banca di Inghilterra, incarico che detenne per dieci anni. In seguito, R. Fu direttore del quotidiano “The Times”. Nel 1977 venne insignito del titolo nobiliare di life peer come Barone Roll di Ipsden della contea di Oxfordshire.
Simone Paoli (2010)