L’Ufficio per l’integrazione europea fu istituito l’11 novembre 1994 dal Consiglio dei ministri del governo di Lettonia. A partire dal 1° dicembre 2003, l’attività dell’ufficio fu trasferita ad altre istituzioni statali lettoni, quali il ministero delle Finanze, il ministero della Giustizia e la Cancelleria di Stato. Originariamente l’Ufficio per l’integrazione europea riportava direttamente al primo ministro ed era coadiuvato da 23 gruppi di lavoro tecnici. In base alla propria dichiarazione d’intenti, lo scopo principale dell’Ufficio era gestire e coordinare l’integrazione della Lettonia nell’Unione europea preparando il terreno per un decision-making informato, promuovendo le riforme necessarie e lo sviluppo e assicurando un’efficiente raccolta e diffusione di informazioni.
L’ufficio cercò di favorire la continuità del processo d’integrazione (v. Integrazione, teorie della; Integrazione, metodo della), di sviluppare il programma di integrazione approvato dal governo e di informare in maniera obiettiva e indipendente la società e il governo a tal riguardo. L’ufficio analizzò tale processo e propose misure mirate a perseguire la politica di integrazione e in linea con gli obiettivi fissati dal governo e dai vari ministeri in materia di integrazione nell’UE.
Uno dei compiti più importanti dell’ufficio era quello di redigere il Programma nazionale per l’adozione dell’Acquis comunitario, che preparava in stretta collaborazione con i vari ministeri del governo. Tale Programma, pubblicato ogni anno a partire dal 1996, stabiliva gli obiettivi di vasta portata seppur specifici che la Lettonia avrebbe dovuto raggiungere per favorire l’integrazione dello Stato nell’Unione europea. Dal 1998, l’Ufficio per l’integrazione europea lavorò in stretta collaborazione anche con il ministero degli Affari esteri per apportare il contributo lettone alla Relazione periodica dei progressi della Lettonia verso l’adesione (v. Criteri di adesione; Paesi candidati all’adesione), pubblicata dalla Commissione europea. L’ufficio svolgeva la funzione di segreteria tecnica sia per il Consiglio per l’integrazione europea (un’istituzione statale incaricata di sviluppare e promuovere a tutti i livelli di governo una politica congiunta sull’integrazione della Lettonia nell’Unione europea) sia per il Consiglio di funzionari senior (l’istituto governativo che aveva il compito di promuovere la cooperazione interministeriale nell’attuazione di una politica unitaria per l’integrazione della Lettonia nell’Unione europea). L’ufficio organizzava l’agenda dei lavori e le riunioni dei due Consigli e si occupava anche della supervisione del Centro per la traduzione e terminologia, a cui è affidata la traduzione della legislazione dell’Unione europea in lettone e della legislazione lettone nelle lingue ufficiali degli Stati membri dell’UE.
I compiti dell’Ufficio per l’integrazione europea si suddividevano in cinque aree principali: raccolta e diffusione delle informazioni, coordinamento delle politiche, ravvicinamento legislativo tra la Lettonia e l’UE, coordinamento di progetti di cooperazione e cooperazione bilaterale.
Raccolta e diffusione delle informazioni
Una delle attività più importanti dell’ufficio consisteva nel fornire informazioni riguardo al processo di integrazione europea e nel promuovere una consapevolezza pubblica dell’Unione europea. A questo scopo, l’Ufficio per l’integrazione europea preparava svariate pubblicazioni, forniva regolarmente informazioni ai media, organizzava seminari e dibattiti e rispondeva alle richieste di informazioni generali. L’Ufficio manteneva un contatto costante con i colleghi della Commissione europea, per assicurare la libera circolazione delle informazioni tra la Lettonia e l’Unione europea. Scambi di informazioni avvenivano anche con il Sottocomitato per il ravvicinamento legislativo, nonché con il Comitato di associazione e il Consiglio di associazione. Le attività di coordinamento delle informazioni dell’Ufficio non si svolgevano soltanto in funzione delle scadenze e delle priorità dell’Unione europea, ma tenevano in considerazione anche quelle del governo e della società lettoni.
Coordinamento delle politiche
L’Ufficio per l’integrazione europea non solo raccoglieva e diffondeva informazioni nell’interesse del governo, del parlamento e del pubblico in generale, ma elaborava anche proposte a sostegno di decisioni politiche e di attività specifiche mirate a promuovere l’integrazione del paese nell’UE. L’ufficio in tal modo funzionò da supporto all’attività del Consiglio per l’integrazione europea, del Consiglio dei funzionari senior, di svariati ministri e gruppi di lavoro interministeriali. Oltre a proporre risoluzioni per le politiche, l’Ufficio per l’integrazione europea sviluppava gli strumenti per organizzare il processo di integrazione, in cooperazione con il governo, i vari ministri e altre istituzioni statali. Ad esempio, l’Ufficio non solo elaborava il Programma nazionale per l’adozione dell’acquis, ma ne coordinava e monitorava l’attuazione.
Ravvicinamento legislativo tra la Lettonia e l’UE
Una delle principali responsabilità dell’Ufficio consisteva nel monitorare il processo di ravvicinamento legislativo. L’Ufficio valutava la conformità dei disegni di legge e della legislazione con le norme dell’UE e, dove necessario, elaborava proposte per apportare modifiche alla legislazione. Inoltre, analizzava il processo di ravvicinamento legislativo e informava la società, gli organi di decision-making e la Commissione europea dei risultati. Rappresentanze dell’Ufficio, pertanto, presenziavano sia agli incontri dei segretari di Stato che a quelli del Comitato di gabinetto dei ministri. L’Ufficio riceveva richieste anche dal Comitato per gli affari europei della Saeima affinché valutasse la conformità dei disegni di legge presentati alla Saeima con i requisiti dell’Accordo di associazione in merito al ravvicinamento giuridico. Laddove la proposta di legge era considerata molto importante nell’ambito dell’integrazione europea, i giuristi dell’Ufficio partecipavano a gruppi di lavoro con l’incarico di redigere la proposta di legge.
Coordinamento di progetti di cooperazione
L’Ufficio per l’integrazione europea collaborava strettamente con altre istituzioni statali per lo sviluppo, il coordinamento e l’implementazione di vari programmi di assistenza tecnica esteri mirati a fornire un supporto ai rami industriali sottoposti forzatamente a ristrutturazione nell’ambito del processo d’integrazione. L’Ufficio si impegnò per assicurare che l’assistenza offerta soddisfacesse al meglio le finalità del Programma nazionale per l’integrazione nell’Unione europea. A questo riguardo, le maggiori responsabilità dell’Ufficio erano quelle di coordinare le attività dell’Ufficio per l’assistenza tecnica e lo scambio di informazioni nonché coordinare e supervisionare i progetti di institution building nell’ambito del Programma di aiuto comunitario ai paesi dell’Europa centrale e orientale (PHARE) dell’UE.
Cooperazione bilaterale
La Lettonia ha un legame molto stretto con la Danimarca. La cooperazione tra i due Stati si basa su un accordo firmato dai rispettivi ministri degli Affari esteri. Secondo le condizioni dell’accordo, la Danimarca si impegna a istituire un programma di aiuto per favorire l’integrazione della Lettonia all’interno dell’Unione europea, assistendo la Lettonia nell’adempimento dei criteri di Copenaghen (v. Criteri di adesione). L’assistenza danese è rivolta soprattutto alla formazione dei dipendenti pubblici lettoni su temi quali l’Unione europea, la cooperazione regionale, l’istituzione del mercato comune (v. Comunità economica europea), il ravvicinamento legislativo e l’applicazione degli standard nel settore dell’agricoltura. La Lettonia ha ricevuto finora più di 6 milioni di corone danesi nell’ambito del programma di aiuto danese.
Richard Charles Mole (2009)